Luca Nardi redime, divelle, asfalta, pedagogizza e regala glorie bettistiche, che non fanno mai male, specie in quarantena fisica e morale.
Ebbene sì, il 16enne pesarese, da molti anni considerato, insieme a Sinner, il più futuribile dei nostri talenti ha deciso di cambiare passo dopo un paio di anni complicati andando a vincere il futures di Sharm El Sheikh, battendo in finale quadrisavolo Jaroslav Pospisil al tie break del terzo set.
Detto così sembra che parliamo di un veterano, ma le aspettative arrivano da lontano. Nardi vince, a soli 14 anni, il prestigioso mondiale giovanile di Les Petits As e la prima partita a livello ITF, diventando in quel momento il giocatore più giovane in assoluto a fare un punto Atp.
Seguono infortuni, qualche tentennamento, un paio di partite notevoli (in una delle quali l’anno scorso ha battuto Musetti), ma anche alcuni dubbi sulla sua tenuta agonistica, come nella partita di Bergamo con Durasovic dove mi era parso svogliato e sufficiente.
Nessun dubbio, invece, sul suo talento e su un tipo di gioco molto fantasioso. Pescosolido ha addirittura scomodato una somiglianza tecnica con Roger Federer…
Oggi ha vinto assecondando i sani crismi dell’epica e del livescorismo, battendo l’eterno Pospisil, perdendo il primo set e vincendo il secondo con sicumera grassa, dopo aver invocato la legge del baratro.
Termintata la rimonta è partito a bomba nel terzo, crollando poi sul più bello e risorgendo ancora dopo un parziale di 10 punti di fila malauguranti. Altri tentennamenti al tie break finale, prima di chiuderlo con freddezza.
Sarà lui, insieme a Matteo Gigante il nostro nuovo protetto?
[foto credito: Oasport.it]