Il vero malato di tennis minore lo si riconosce il martedì.
Solo il martedì questo individuo strano e mal catalogabile ha l’ansia nel cuore, l’occhio iniettato di sangue e l’odio primordiale per il suo lavoro, che gli nega la possibilità di darsi a un tripudio di challenger e di primi turni Atp imponenti, prima che arrivino i divellatori più algidi a stradominare le partite.
I casi umani più drammatici buttano sempre un occhio attento anche agli Itf, ma per loro oggi c’è solo il sert.
Il martedì è il giorno.
Anche il mercoledì non è male e il giovedì ha il suo perché. I tre giorni conclusivi della settimana, invece, sono un’agonia mainstream, poche partite al giorno, quasi mai nessun scappato di casa, sorprese con il contagocce, partite spesso alla pari.
Il weekend è il male, ma è spesso salvato dall’annuncio dei tabelloni, le relative dietrologie, e dai primi turni di qualificazione.
Direte, “perché vi piace anche non il lunedì, allora”? Semplice, nonostante il fascino degli ultimi match di qualificazioni, i primi turni hanno solo un piccolo assaggio di lunedì, ma il martedì è caccia grossa.
Oggi poi è martedì epico: 1000 e passa incontri! Un miscuglio letale di movimento, fusi orari perfettamente integrati (all’alba trovi qualcuno che alza top spin sui tornei orientali, dopo cena arrivano i roboanti challenger americani, nella giornata sacra erba per tutti) e pioggia il giorno precedente ad aumentare il palinsesto.
Roba da overdose pericolosissima.
Impossibile selezionare nel marasma parossistico, diamo solo qualche breve indicazione.
Il nostro Peccatore, Jannick Sinner alle 11.00 prova a redimere Jarry sui prati olandesi. Non guardate le quote, quasi alla pari (i bookmaker si sono scottati nei 2 turni di qualificazione), questo sarà un match duro, durissimo. Se divelle con agio anche oggi tutto può succedere. A seguire derby esiziale tra Seppi e Fabbiano. Occhio alla legge del lucky loser!
A Stoccarda, intorno all’ora di pranzo, potreste godere dell’idolo Dustin Brown, sfavorito contro Millman. Il nostro non pare in formissima, ma avere delle aspettative di qualsiasi tipo su Brown è come averle su Martina Stella. C’è anche Dennis Shapovalov, ma il canadese mi sta intristendo molto, grande giocatore di punti e poco altro temo.
Per l’angolo giocatori che sembrano voler esplodere con qualche anno di ritardo, c’è il francese classe 1996 Johan Sébastien Tatlot contro Pedro Sousa a Lione. Un occhio e una bettatina a 2.62 gliela darei.
A Nottingham, dopo la pioggia di ieri, è semplicemente torcida inesauribile.