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Filippo Baldi rimonta Garcia-Lopez ed entra nel tabellone principale di Gstaad

Filippo Baldi è un indecifrabile. Questa la prima cosa che mi viene in mente per commentare la sua vittoria in rimonta nelle qualificazioni di Gstaad, contro Guillermo Garcia-Lopez.

L’immortale generatore di sbadigli di spagnolo oggi, infatti, era ampiamente favorito nonostante i due precedenti a favore dell’italiano, non esattamente al massimo della forma ultimamente.

Per redimere, Baldi ha attivato la legge del Baratro (visto che l’avversario era a un passo dalla vittoria, con un set e un break di vantaggio) e la legge dell’Aiello semidormiente, perché a quota 7 non ho resistito alla tentazione di entrare.

Mi ha detto culo, buon per me, buon per Baldi, magari si tira fuori da un periodo parecchio difficile, successivo alla perdita del padre e probabilmente con la testa non sempre sul campo da gioco.

Eterna giovane promessa, categoria italiana classica (o classica vecchio stile) del “potrei divellere improvvisamente a 29 anni quando non ci crede più nessuno e non mi state più addosso”, Baldi è stato insieme e parallelamente a Gianluigi Quinzi (in minor modo visto che per quest’ultimo si prospettavano grandi slam in sequenza e il ministero della saggezza), il nome nuovo del movimento, prima che esplodessero una manciata di italiani che alla fine lo hanno sopravanzato.

Per chi non abbia la minima idea di chi sia Baldi: il 23enne milanese è un solido palleggiatore, con ottime doti fisiche, bella tenuta sullo scambio anche veloce, discreto talento e la più tipica intermittenza di chi ha problemi di tenuta mentale all’interno della partita.

Promessa, almeno in senso stretto, non lo è più, ma possibilità di exploit con annessa entrata nei 100 ce ne sono parecchie.

Già da settimana prossima visto che l’ingresso in un Atp 250 modificherà sicuramente la sua posizione, ferma al numero 151.

Ora attendiamo di sapere contro chi giocherà il primo turno tra: Andujar (affrontabile, ma evitabile), Travaglia (derby movimentista mica male), Daniel (papabile), e l’oppositore dei diritti umani Robredo, altro immortale, pure in forma.

[foto credito: OkTennis.it]