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Indicazioni, incitamenti e insulti: l’audio meraviglioso dei tornei challenger

Tra i piacere massimi (ignoti ai più) dei cultori dei tornei challenger non va mai dimenticato l’audio.

Sì, l’audio! Lo streaming dei challenger consiste solamente in una ripresa statica, di fissità cinematografica primordiale, ma ci dà la possibilità di ascoltare imprecazioni in varie lingue, come anche le indicazioni degli arbitri ai raccatapalle, in alcuni casi (specie in Spagna) tifo da finale di Champions League prodotto da 75 persone.

Dal classico: “vai a prendere gli asciugamani” a “hai dimenticato l’ultima palla lì nell’angolo” all’autoincitamento più barocco, specialità molto transalpina.

Lo sbrocco dei giocatori non ha prezzo e qui il movimento dà il massimo. Tipo, pochi minuti fa stavo scrivendo delle mail, ma avevo dimenticato di chiudere l’indispensabile streaming di Almaty dove Lorenzo Giustino ha improvvisamente perso gusto nel divellamento e si è fatto rimontare tristemente. Improvvisamente sento:

“Metti questa cazzo di prima, mettilaaaa! Perché non metti la primaaaa, porco xxx”…

Lo sfogo pare aver dato i suoi frutti perché Giustino ha recuperato il break di svantaggio nel terzo e ora se la gioca.