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Infarti involontari: tipo seguire Jannick Sinner con il livescore

Us Open, qualificazioni, secondo turno: Jannick Sinner viene dato come strafavorito nell’incontro con Viktor Galovic. La cosa mi convince poco, so che si soffrirà sul livescore. Non così tanto da arrivare 5 a 2 al terzo per l’avversario, annullare un match point e vincere 7/5.

Ebbene sì, alla fine anche oggi l’amico Peccatore l’ha portata a casa. Due sono le modalità con cui Sinner vince i match: divellendo senza pietà alcuna (vedasi il primo turno con Viola) o recuperando da situazioni impossibili.

Che vi piaccia o no, che consideriate esagerati o corretti l’entusiasmo, le produzioni di news e le iperboli che stanno accompagnando la velocità crescita di questo ragazzo, appena maggiorenne, Sinner ha una cosa che accende chi ama il tennis: Sinner ha l’epica.

Se la porta da casa, la sfodera nei momenti drammatici; non molla mai, rifiuta la sconfitta: è uno di quelli che sul baratro trova sempre le forze per tornare su, Da lì, poi, cambia marcia e sfonda.

Non ha però alcuna attenzione per le nostre coronarie, visto che i match più difficili li vince sempre quando la sua partita non viene trasmessa.

Era successo con lo stesso avversario a Bergamo; con Olivetti a Trento; con Lacko a Hertogenbosch, dove mi ero anche inventato una delle mie tante dementi leggi, quella del 26 (rievocando la quota in cui lo avevo giocato mentre l’avversario serviva per il match); ultimamente con Bolt e con Cressy a Lexington. Ed è successo anche questa sera.

Partita surreale che pare di aver visto, ma invece abbiamo potuto seguire solo sul livescore, un’esperienza ansiogena, angosciante che chi segue i tornei minori conosce molto bene. Per dirla con Garlando: “Seguire certe partite di tennis su livescore dovrebbe essere vietato dalla Convenzione di Ginevra”.

Se, nonostante le premesse, vi può apparire asettico un incontro tramite livescore non avete esperienza di match del genere. Proviamo a spiegarla, con qualche probabile errore di memoria.

Cronache cardiovascolari da livescore indefesso

Oggi, lo dicevo in apertura, Sinner era dato sin troppo favorito. Anche nel post sui pronostici (dove è giusto ricordare che ho divelto) consigliavo di giocarsi il break di Galovic nel primo set, dato addirittura 2.

Galovic non ha solo brekkato il primo set, l’ha proprio vinto e anche il secondo non è iniziato nel migliore dei modi. Soprattutto Sinner ha messo una % insufficiente di prime di servizio, come spesso gli capita, ha salvato poche palle break, mentre ne ha sprecate molte a suo favore.

A metà secondo set l’altoatesino si smuove e va avanti di un break, arriva a servire per il set e li perde il servizio. Un momento dopo c’è una pausa, anche lunghetta, per infortunio.

Ecco la pausa per infortunio nel livescore è momento di tragicità ineluttabile. Dentro i forum di tennis ci si comincia a chiedere chi si sia rotto, le quote betting si bloccano, serpeggia malumore e dietrologia, alcuni parlano di Zoff e di un suo goal di testa su calcio d’angolo. Altri di un nuovo governo con Riccardo Piatti agli esteri.

Qualcuno sostiene si sia infortunato Galovic: il primo che parla è legge, non ci sono conferme empiriche, non si sa cosa pensare.

Riprende la partita e Galovic divelle con agio, forse ha finto? Era Peccatore l’infortunato? Domande irrisolte, ma si arriva davvero al limite della sconfitta, si rischia di tornare a casa in 2 set.

Invece no, tie break. Sinner lo affronta con piglio dittatoriale e lo porta a casa.

Il favorito che rimonta da una situazione complessa è intrinsecamente favorito al terzo, che inizia con Galovic a quota 3.5 (uso le quote non per riferirmi sempre al betting ma perché sono sempre un ottimo indicatore).

Non va sempre così, anzi ultimamente, specie e soprattutto proprio in questi giorni, lo sfavorito torna su al terzo e la vince. Galovic pare esserselo segnato e brekka.

Martirio inaudito e dramma indicibile, Sinner è sul baratro vero stavolta e invoca la legge: va sul 5 2 e fronteggia due match point (non ricordo se in questo game o su quello successivo). Galovic serve per il match. Sinner va subito 0 40, poi perde 2 punti, si teme il peggio, anche la colite, invece no, brekka.

Serve, ma fatica ancora, forse è qui che Galovic arriva a match point, o forse no, sicuro torna a 2 punti dal match, ma Peccatore lo aggancia a 5 pari. Poi lo brekka e infine, in un tripudio di miccette, vince 7 5.

Il cellulare si intasa di privati e notifiche, le figlie fanno casino e non vogliono lavarsi i denti, ma intanto si gode.

Domani la sfida definitiva per entrare nel primo tabellone slam della sua carriera. Incontrerà Martinez, il divellattore di racchette. Ho già scritto che sarebbe stato uno scontro epico, ma, come sempre, era un modo per cazzeggiare. Invece l’incontro ci sarà davvero.

Ora basta epica Sinner, vai dritto agli Us Open senza patemi d’animo, per favore.