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Mario Vilella Martinez distrugge la racchetta in stile moonwalk

Nell’assordante silenzio generale, Mario Viella Martinez è entrato (con esibita arroganza, va detto) nel glorioso mondo dei giocatori degni di video virali.

Non l’ha fatto realizzando un punto impossibile o divellendo l’avversario (che tra l’altro era l’esiziale e antitaliano Tomislav Brkic, per gli amici “Mattone”), ma divellendo un campo di terra battuta con una furia quasi surreale.

La categoria” giocatori che perdono e la predono bene” è una delle più esaltanti nel nostro amato circuito challenger. Meno esposti alla mondovisione, occultati in streaming mediamente visti da 206 malati mentali come noi, le sconfitte brutte brutte in questi campi hanno epiloghi fantastici.

La presa a male più gettonata è il lancio della racchetta nella ionosfera. Gente che perde, facendo doppio fallo, dopo aver avuto 108 match point e lancia l’attrezzo in zone che la fissità spaziale della videocamera può solo suggerire con struggenti fuoricampo.

Fino a quando a Shymkent, Martinez, per riscattarsi dal cognome più anonimo del circuito, si è seriamente fatto valere.

Ora fatte attenzione al video che renderà Nick Kyrgios un’educanda dell’alta borghesia svizzera.



Martinez la perde malissimo con una steccata agghiacciante. La racchetta viene distrutta sul campo con 6 colpi consecutivi di inaudita violenza, prima di essere gettata sui teloni dove produce l’ultimo rumore metallico prima di morire.

Notare attentamente la dinamica quasi videoludica del divellamento: Martinez, infatti, produce quasi una sorta di moonwalk involontario tra un colpo e l’altro, sembra capace di muoversi contro la forza di gravità guadagnando mezzi metri di campo a ogni bastonata.

L’occhio attento noterà anche l’espressione terrificata di Mattone che, rispettoso del codice, attende il suo avversario per stringergli la mano, mentre sicuramente pensa: “Ora questo qui mi cartona malamente”.

Un abbraccio di profonda e sentita solidarietà a Martinez, ci siamo passati tutti, ti vogliamo bene.