La paternità significa molte cose (che non approfondirò qui dentro), ma significa anche la possibilità/piacere/dramma di sintonizzarsi sui miti e le saghe letterarie e cinematografiche dell’infanzia e dell’adolescenza. O di rimanere basiti dalla pochezza di Obi-Wan Kenobi. Che di prassi è una serie over 12, ma nei fatti appare pensata solo per gli under 12. Sapendo che comunque la guarderanno tutti.
Chi mi conosce sa quanto sia lontano dal mito di Star Wars e di conseguenza quanto sia inadatto a raccontarne percorsi e sfumature. Non più per scarsa conoscenza (negli ultimi due passi ho visto e rivisto qualsiasi cosa collegata al franchise, eccetto The Book of Boba Fett), ma perché si fa davvero fatica a impostare un esercizio critico laico e spassionato in proposito.
Nel caso di questa nuova miniserie legata allo Jedi interpretato da Ewan McGregor (con l’entusiasmo del colitico di fronte a una degustazione di cappuccini), l’esercizio sarebbe impossibile: rimane lo sgomento e lo stupore di produrre qualcosa di così immondo.
Mentre sul web (o meglio sui google result più rilevanti in termini di graduatoria e a quanto mi sembra più irrilevanti in termini di comprensione audiovisiva) imperversa un entusiasmo esplicitamente e orgogliosamente nerd sulla serie, tutto costruito su motivazioni largamente feticiste, la visione della tanto attesa serie mi ha fatto sgranare più volte gli occhi di fronte alla sua sciattezza. Che, con le dovute proporzioni, ricorda quella delle vecchie produzioni televisive del brand concorrente Star Trek, ma senza quel tocco volutamente trash.
Insomma, non sono minimamente sorpreso di apprezzare poco questo ennesimo ritorno alla mitologia stellare, ma a stupirmi è come il mondo Disney/Lucas possa pensare di produrre, nel 2022, qualcosa di così mediocre sia in termine di caratterizzazione, che a livello di standard tecnici, puntando di fatto sul solo desiderio dello spettatore di tornare ancora nella sua eterna zona di conforto.
Al di là di ogni considerazione contenutistica: non ho alcun interesse nel perdermi tra dettagli temporali, possibili incongruenze nella continuity, inverosimiglianze e argomenti che fanno tanto dibattito maniacale, Obi-Wan Kenobi è soprattutto una serie scritta malissimo, diretta sotto il minimo sindacale (non si sprecano nemmeno a gettare il fumo negli occhi allo spettatore con qualche trovata a effetto) e montata in modo osceno e inaccettabile.
Non ricordo negli ultimi tempi una cosa del genere: come se avessero avuto problemi enormi di girato, la serie è totalmente priva di ritmo, in particolare per ciò che riguarda tutte le sequenze di azione dove il montaggio fa acqua da tutte le parti e i raccordi sono totalmente sbagliati.
Non c’è scena che si salvi, ma l’apice dello scult se lo giocano l’inseguimento della Terza sorella ai danni di Obi-Wan e il suo presunto momento cult, tra le fiamme, contro Darth Vader.
Se anche fosse un prodotto per soli ragazzi, siamo davvero sicuri che si meritino questa roba qui?