Anche ieri caos e ribaltamenti hanno caratterizzato la giornata di qualificazione degli Us Open, allineando il tabellone al secondo turno, in corso da oggi 21 agosto.
L’imprevedibilità regna, a partire da Paolo Lorenzi ineditamente in versione Pete Sampras (l’autorità al servizio era quella), cattivo, cinico e dominante come non ci si aspetta. Anche deleterio come sovvertitore di pronostici.
Spicca in negativo il papero meritevole Duckworth capace di perdere da Trungelliti sul cemento, financo dopo averla pure ripresa dal baratro. Irricevibile anche la lunghissima, quanto cacofonica, sfida tra l’analista Jung e il perdente forever Donal Young, che la riprende in extremis per schiantarsi alla fine, esattamente come Daniel, su cui tornaimo, e Duckworth.
Ci sono stati anche seri ruggiti del movimento: Alessandro Giannessi si appella alla legge baratro, ma anche alla legge del 26 (che non è un autobus quanto la quota massima per provare a redimere in rimonta) e la vince con Wolf; Caruso con sicumera su Chung in 48 minuti.
Perde malissimo invece Lorenzo Giustino, rendendo ancora più pleonastica la pubblicistica garlandiana. A casa anche Mager, la truppa movimentista si riduce sensibilmente.
Unica certezza la violenza inaudita con cui Jannick Sinner ha divelto il povero Viola: 6/1, 6/0, un’esecuzione cruenta costruita soprattutto intorno alla risposta al servizio. Il bello con Peccatore è sempre lo stesso: i margini sono tantissimi, ieri ha avuto problemi al servizio (prime molto sotto il 50%) e contro il rovescio slice di Viola. E gli ha lasciato un game.
Speriamo di vederlo al terzo turno in un incontro già leggendario contro il divellatore di racchette Mario Vilella Martínez, a sorpresa ieri notte eversore di Taro Daniel in un altro match grottesco tra break, contro break, match point annullati, prima dell’improvviso cedimento del giapponese.
Prima però Sinner deve battere Galovic (ampiamente alla sua portata) e Martinez Santillan, che è dato come favorito.
Day 3: secondo turno di qualificazioni maschili
Oggi sono in programma una serie di partite molto equilbrate. Fanno eccezione il povero Napolitano che molto presumibilmente verrà asfaltato dal nerd (ma non nord) coreano Chung, in grande ripresa e da evitare al primo turno degli Us Open.
Non ci sono match che suggeriscano l’insonnia (si pesca meglio a Winston Salem con Kecmanovic – Shapovalov e Busta antiitaliana con Sonego), ma se proprio vi eccitate con poco Brooksby – Sugita promette trame interessanti anche di betting, con il giapponese strafavorito contro il giovane americano classe 2000.
Filippo Baldi parte leggermente sfavorito, ma se la gioca contro Kamke, anzi io ci giocherei anche qualcosa volendo, non solo per impeto movimentista.
Per la categoria “tennisti verso il crepuscolo senza mai avere avuto una vera alba” non si può perdere Giraldo – Zverev, con il secondo sbloccatosi con Istomin e secondo me ampiamente favorito.
[Foto credito: Jannick Sinner via Twitter]