Brevi (?) considerazioni sulla giornata umaghese (programma diurno).
1) il circolo merita decisamente, con lo spettacolare contorno della Plava Laguna. Ovvio che tra spiaggia, gonfiabili in acqua, programma che inizia alle 16 per finire a notte fonda, attrazioni varie e musica in sottofondo quasi continua, si capisce benissimo perché il Croatia Open sia considerato un torneo sui generis.
2) Il torneo è famoso per l’altissima concentrazione di pubblico femminile notevole. Probabilmente la cosa emerge soprattutto durante il programma serale, pomeriggio normalissimo, inferiore per quantità e qualità a una qualsiasi vasca sul Korzo qui a Fiume.
3) Il derby Stefano Travaglia vs Thomas Fabbiano era imperdibile. L’ascolano, favorito per attitudine alla superficie, convinto e convincente. Thomas ci ha provato, ma dopo un eterno quarto gioco del secondo set in cui ha fallito sei palle break, ha issato definitivamente bandiera bianca. Mi ha comunque scattato il selfie che apre il post.
4) Paolino Lorenzi: e che gli vuoi ancora dire? uno che a 38 anni lotta tre ore e mezza su ogni palla e tira su un match perso venti volte, merita solo applausi.
5) Momento top: scambio a rete in allenamento risolto da Fognini con un colpo di testa.
6) Momento flop: i venti minuti di Klizan-Bagnis, che avrebbero stroncato qualsiasi appassionato (ad eccezione del clan slovacco, che urlava incitamenti incomprensibili e che portavano pure sfiga, visto che il punto successivo era regolarmente conquistato dall’argentino).
7) Momento depressione: non ho beccato Peccatore, l’ho cercato ovunque, in giro per il circolo, ai campi d’allenamento, pure al cesso, ma niente. Gli avrei estorto un selfie e la seguente dichiarazione: “un saluto alla pagina Vite brevi eccetera. Sono qui a Umago per divellere”. Sono triste, deluso e consapevole di avere fallito.
