Da oggi parte l’orgia challenger post grande slam. Incredibilmente non se ne svolge nessuno in Italia e il movimento per divellere è costretto a viaggiare tra Siviglia, Istanbul, Shanghai, Szczecin, Banja Luka e Cary.
La quantità di partite in programma, da oggi 9 settembre a fine settimana, raggiunge record di scopofilia da tennis minore e la possibilità per i giocatori intorno ai 500 al mondo per tirare fuori la testa dal mondo esclusivamente Itf.
Proviamo a mettere un qualsivoglia ordine.
A Siviglia c’è ancora spazio per la terra battuta
Il circuito challengeristico su terra battuta non ha quasi battute di arresto nel corso dell’anno e i più indefessi rossocentrici possono sfogarsi in Spagna, dove ovviamente si contano il maggior numero di italiani.
Naturalmente gli iberici la fanno da padroni, con il mutevole Munar in testa (tds 1), ma il movimento assesta nonno Lorenzi e Gaio tra le teste di serie dispensate dal primo turno, con Ocleppo e Brancaccio abbastanza chiusi.
Forti becca una wd locale dal nome retorico (Gomez-Herrera) di cui non ricordo nulla, ma è dato sfavorito dai bookmaker.
Occhio a Coppejans, all’altro nonno Garcia-Lopez e a Zapata-Miralles. Match interessanti: nessuno.
Instanbul Instanbul (cit.): cementismo stagionale
Era il torneo dove era iscritto Peccatore, ma ha preferito concentrarsi sui prossimi 250 sul veloce. Rimane il challenger con i nomi più prestigiosi. Oddio, prestigiosi… Humbert, Copil, Rosol, Istomin, Granollers.
Il movimento sfoggia Viola e Marcora (che ha qualche possibilità in più di andare avanti); occhio all’emergente francese Roumane e all’idolo Golubev.
Match da seguire: Neuchrist – Zverev, per il nome leggendario del primo e per la struggente caduta agli inferi di Misha.
La scelta americana: Bury
C’è chi è giustamente rimasto in America per giocare a Cary, nella Carolina del Nord. Come Andreas Seppi, che esordisce nella copertina di storieditennis e ritorna nel fantastico mondo dei challenger, ma con una tonitruante testa di serie numero 1.
A contrastarlo una serie di yankee diversamente agguerriti e mediamente decaduti (Young, Fratangelo, Rubin). Occhio ai giovani Smith e Mmoh in ripresa. Paul, se non sconta la legge Tommasi, è tra i favoriti insieme a Giron e a Seppi naturalmente.
Dalla cina con livore: Shangai per asiatici e poco altro
Tutti i giocatori che seguo meno si raggruppano nel challenger asiatico, che sfoggia l’appeal di una serata in discoteca con Fabio Fazio. Anche perché manca all’appello il mio pupillo Tung-lin Wu.
Gunnerswran è chiamato a divellere, ma potrebbe titubare già con Ward. C’è anche Fancutt per rimpinguare la categoria dei nomi leggendari.
Szczecin e Banja Luka, terra rossa impegatizia
Sulla terra bosniaca di Banja Luka battaglia puramente edilizia tra specialisti del rosso e qualche indeciso sulla propria esistenza come Crepatte.
Tanta Italia ovviamente: Moroni, Olivieri, Arnaboldi, Berrettini jr, Balzerani e Baldi seconda testa di serie a cui è chiesto sto benedetto cambio di marcia.
Tds 1 è Haase, ma andrei a cercare i vincitori da altre parti: il violento Mena è in ascesa surreale; Kolar potrà dire la sua.
Anche in Polonia non si abbandona la terra, ma a Szczecin il movimento piazza addirittura un derby al primo turno: Bonadio Vs Pellegrino dominerà la vostra pausa pranzo.
Ci sono anche Mager e Bega, ma il torneo però lo vince uno tra Baena, Ramos-Vinolas e Andreozzi. Outsider il giovane Molleker.
Cosa dimentico? Ah sì, ieri Nadal ha vinto gli Us Open.