Bene bene, oggi il movimento è chiamato a fare grandi cose, sopratutto a divellere oltre ogni aspettativa nel turno decisivo delle qualificazioni di Wimbledon.
La presenza non è numericamente sbalorditiva (2), ma i protagonisti sono abbastanza inaspettati.
Il veterano Andrea Arnaboldi, diversamente prataiolo, se la gioca alla pari con Karlovsky.
Ancora meno erbivoro Salvatore Caruso, ma con l’animo del redentore, è leggermente sfavorito con Schnur, così ipotizzano almeno i book, intrinsecamente antimovimento.
A Eastbourne, invece, lo slanciato Thomas Fabbiano proverà a scardinare l’orologio tecnocrate Simon, pronto a vincere Wimbledon e a rovinare l’esistenza di ogni spettatore sano. Qualunque sia l’esito, sarà match per stomaci forti.
Lontano dai sacri prati, a Milano, il movimento prova a sopravvivere al forno crematorio cittadino nonostante la presenza umana sia molto scarsa e tutti siano ben consci che il torneo lo vincerà Robredo, ormai imbattibile e pronto per le Atp Finals. L’incontro dell’immortale palettaro contro il sorprendente Balzerani sarà il primo trasmesso con il divieto ai minori: si prospetta uno spettacolo esecrabile e piuttosto masochista.
Ultimo ma non ultimissimo, come dicono i cronachisti più bolsi, Lorenzo Musetti sa, può e dovrebbe divellere il retorico Hernandez Fernandez, per regalarci una parvenza di interesse verso le fasi conclusive del torneo.