Le mie inutili statistiche (che, ricordo, tengono impegnato il mio unico neurone parzialmente attivo) mi segnalano alcuni spunti interessanti e propedeutici (?) alle qualificazioni agli US Open.
Ardete dal desiderio incontrollabile di conoscere questi numeri? Lo prenderò come un sì.
1) Il torneo di Flushing Meadows, negli ultimi dieci anni, è lo Slam che ha regalato meno accessi italiani al tabellone principale, soltanto sette (sei qualificati direttamente – Travaglia due volte – e un lucky loser).
Dal 2009 a oggi, il record spetta al Roland Garros, con 17, segue Wimbledon con 14 e gli Australian Open con 12.
Il motivo è da ricercarsi, ovviamente, nell’abbondanza di challenger estivi sulla terra, che spesso rendono la preparazione parodistica. Va detto che – a certificazione dello stato di solenne salute del movimento – negli ultimi anni si registra una interessante controtendenza, con cinque qualificazioni nelle ultime tre edizioni.
2) In totale, dall’Australian Open 2009 a oggi, l’Italia ha portato cinquanta giocatori nel tabellone principale di uno Slam, quaranta con qualificazione diretta e dieci lucky loser. Venticinque, la metà esatta nell’ultimo triennio, perché il movimento è satollo, impressionante, disumano, eccetera.
3) Il recordman di accessi al tabellone principale, nel periodo in esame, è naturalmente Simone Bolelli, capace di qualificarsi direttamente per sei volte (come Travaglia), con l’aggiunta di ben cinque ripescaggi; non siamo ai livelli di Polansky ma, insomma, ci si può accontentare.
Bolelli, apparentemente in procinto di svoltare definitivamente verso il doppio, non parteciperà alle qualificazioni US Open che, peraltro, non ha mai superato. Travaglia, testa di serie numero uno, può quindi superarlo, almeno come qualificazioni dirette.
In una vecchia intervista a Sky, Bolelli sosteneva di poter e voler vincere gli Us Open (nota sadica di Aiello).
4) Tra gli azzurri iscritti alle qualificazioni US Open, cinque atleti non hanno mai superato le qualificazioni Slam in carriera: Sinner, Giustino, Mager, Baldi e Marcora (sì, cari, Viola le ha passate, a Melbourne nel 2012).
5) Travaglia e Gaio (con Sonego lucky loser) sono i qualificati italiani dell’ultima edizione del torneo americano. La sorte li ha messi in rotta di collisione al secondo turno, quindi almeno uno dei due non potrà ripetere l’impresa quest’anno.
6) Quinzi oggi ha vinto una partita. Non c’entra un cazzo, ma andava sottolineato.
[Foto credito: BlogArtera.net]