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Us Open: Matteo Berrettini batte Rublev e raggiunge i quarti di finale

Clamorosa prestazione di Matteo Berrettini che accede ai quarti di finale degli Us Open dominando in 3 set Rublev: una partita a senso unico con un final thrilling a causa di un piccolo passaggio a vuoto dell’italiano.

Nell’annata dei record per il tennis italiano, dopo la top ten di Fabio Fognini, i quarti a Flushing Meadows di Berrettini ci ricollegano addirittura al 1977. Sono infatti passati 42 anni dall’analogo risultato di Corrado Barazzuti.

Potenza, solidità mentale, grande acume tattico e un’impressionante tenuta difensiva sono stati gli elementi che hanno garantito la vittoria dell’italiano contro il russo, arrivato agli ottavi dopo aver eliminato Kyrgios e dato ampiamente favorito quest’oggi.

Personalmente ho sempre creduto che la partita fosse alla porta di Berrettini (nel post sugli ottavi caldeggiavo una puntata su di lui), ma a sorprendere è stato il piglio autoritario, supportato anche dalla partita al chiuso, con cui ha affrontato un avversario pericoloso se lasciato a briglie sciolte.

Rublev infatti è esplosivo quanto poco dotato tatticamente, mentre Berrettini ha sfoggiato una varietà soprattutto con il back di rovescio che, affiancata dalla potenza del dritto, ha permesso di girare tutti gli scambi più lunghi dalla sua parte.

Divelto quasi brutalmente nel primo set, Rublev ha arrancato anche nel secondo, prima di fare partita pari per 10 game del terzo. Poi, un break magistrale dell’italiano gli ha garantito di servire per il match, dove un prevedebile calo di tensione gli ha fatto perdere per la prima volta il servizio.

Molti, me compreso, hanno pensato che lì Berrettini avesse smarrito un treno importante e temuto una rimonta improvvisamente probabile, ma nel tie break (iniziato con 4 minibreak consecutivi) è riemerso il maggior spettro tecnico di Berrettini, che ha chiuso 8-6, non senza un altro tentennamento al servizio.

Quarti di finale quindi: ad attenderlo Andujar (!) o molto più probabilmente Monfils. Con il primo sarebbe ampiamente favorito, con il secondo la partita sarebbe alla pari. Mica male per un quarto slam.

Si sogna la semifinale e un finale di stagione verso la top ten? Vi sembra eccessivo? Vedremo, di sicuro se non si fosse infortunato dopo Wimbledon sarebbe ancora più probabile.