I tornei che procedono o seguono i grande slam, tipo Winston Salem, sono una categoria dello spirito. Succede di tutto e di più: risorgono i decaduti, gli psicotici più incostanti divellono e non capita di rado che l’outsider di turno arrivi in fondo.
Gli amanti delle quote antepost sui vincitori del torneo, qui possono davvero sbizzarrirsi. In attesa che escano proviamo a fare qualche riflessione in astratto.
Sua rigidità Tomas Berdych è il decaduto di turno che può dare una spallata a un’annata disastrosa. Wildcardato , becca Seppi (fermo da 6 settimane) al primo turno. Se supera un ostacolo del genere chi può fermarlo? Forse Tiafoe, ma se l’americano vuole (e può essere) una mina vagante agli Us Open potrebbe non avere voglia di consumare tutte le energie a Salem, terra di fritture sature e satanismi indomiti tra l’altro.
C’è anche Andy Murray che prova a scaldare i motori al secondo torneo dopo il ritorno dall’infortunio. Certezze non ce ne sono e lo scozzese ha un primo turno rognoso contro Sandgren. Giocarlo è un atto di fede. Che fede poi… Certo se vince un paio di partite potrebbe anche arrivare in fondo.
L’eventuale secondo turno con Denns Shapovalov potrebbe essere la partita di cartello del torneo. Ah ecco, Shapovalov potrebbe scegliere questi luoghi per darsi una svegliata e darmi torto quando l’ho definito un soprammobile. Ne dubito.
Poi c’è Lorenzo Sonego, testa di serie numero 7 con tanto di bye al primo turno e attitudine a redimere prima dei tornei dello slam (ricordate come andò sull’erba di Antalya?). La sua parte di tabellone è la più agevole. L’ostacolo maggiore è occhio sgranato Busta, che a parte quando incontra Fognini, quest’anno naviga nell’anonimato più torbido.
Tutto questo a meno che Paire non rispetti la sua tds n° 1, anche perché rientrerebbe a pieno nella tipologia psicotico che domina pre slam. Lo ha anche già fatto quest’anno a Lione.
Qualcuno parlerà anche dell’ennesima occasione per Cecchinato di sollevare la testa, ma il primo turno contro Bublik lo vede già sfavorito. Stanno per tornare gli amati challenger, confort zone iniziatica del siciliano.
Infine, Rublev, reduce da un grande torneo a Cincinnati (con addirittura lo scalpo del divin felpato) potrebbe infischiarsene di trattenersi per gli Us Open e provare a fare altri punti per tornare a una classifica degna.
[foto credito: Eurosport.it]